La Fisioterapia e Osteopatia a San Cesareo
Fascite plantare: hai dolore al tallone appena ti alzi al mattino? Potrebbe essere fascite plantare (o meglio, “fasciopatia plantare”). Si tratta di una delle cause più comuni di dolore al piede e colpisce circa 1 persona su 10 .
Con un approccio mirato e personalizzato—come quello che offriamo presso il centro Studio Kinesis Fisioterapia e Osteopatia a San Cesareo (Roma)—si può efficacemente contrastare il dolore e tornare a camminare serenamente.
La fascia plantare è un robusto tessuto fibroso che sostiene l’arco del piede e distribuisce il carico a ogni passo.
Il termine “fascite” suggerisce infiammazione, ma nella maggior parte dei casi si tratta di degenerazione cronica (fasciopatia)
Dolore acuto al tallone soprattutto nei primi passi al mattino o dopo essere stati fermi per un po’ di tempo.
Dolore che diminuisce leggermente con il movimento, ma può intensificarsi con l’attività o alla sera
Dolore localizzato sul lato interno del piede o nella zona centrale della fascia
Sovraccarichi continui o ripetuti (camminare o stare in piedi a lungo) oppure sport ad alto impatto
Scarpe inadeguate, piedi piatti o cavi, obesità, alterazioni biomeccaniche
Alterazioni biomeccaniche come pronazione e tensioni muscolari nel polpaccio (Achille, gastrocnemio)
Ridurre il dolore
Migliorare la funzionalità
Accelerare la guarigione
Riposo e modifica delle attività: ridurre gli esercizi ad alto impatto
Ghiaccio e antinfiammatori (solo su prescrizione medico): utili nella fase acuta
Stretching specifico: per fascia plantare e tendini del polpaccio
Plantari e scarpe adatte: per sostenere l’arco plantare e ridurre lo stress
Terapie fisiche strumentali:
Onde d’urto : efficaci soprattutto nei casi cronici
Tecarterapia, laser, ultrasuoni: supportano la guarigione
Taping e tutori notturni: mantengono la fascia allungata durante il sonno e riducono il dolore mattutino
L’osteopatia nel trattamento della fascite plantare si focalizza su:
Bilancio biomeccanico locale del piede (caviglia, sottoastragalica, articolazioni del retropiede)
Approccio sistemico: valutazione del ginocchio, bacino e colonna vertebrale, che possono influenzare il piede per catene muscolari e fasciali
Spessola fascite può risolversi spontaneamente entro 6-12 mesi
Con terapie conservative mirate il 70-90% dei pazienti ottiene miglioramenti significativi in tempi più brevi
Valutazione personalizzata: analisi posturale, biomeccanica e storia clinica.
fisioterapia con :
Esercizi mirati per stretching e rinforzo.
Terapie strumentali (Onde d’urto, tecar, laser).
Osteopatia per migliorare l’intera catena muscolo-fasciale.
Percorso piede – postura con educazione del paziente: insegnare esercizi da fare a casa e consapevolezza biomeccanica.
Valutazione continua e pianificazione del ritorno graduale alle attività quotidiane o sportive.
Serve sempre il riposo assoluto?
No, è preferibile comunque evitare attività dolorose, ma mantenere mobilità attiva e fare esercizi a basso impatto.
Quando usare le onde d’urto?
Indicati nei casi cronici non risolti con terapie tradizionali; richiedono valutazione Ortopedica e fisioterapica specialistica
I plantari sono sempre necessari?
Utili in caso di alterazioni dell’appoggio, ma vanno valutati individualmente dopo una analisi mirata.
La fascite plantare va affrontata: con un percorso personalizzato, coerente e mirato, è possibile ridurre il dolore e tornare a muoversi con libertà. Se riconosci i sintomi nelle prime righe, contattaci: insieme valuteremo il percorso più efficace!
Lo studio Kinesis Fisioterapia e Osteopatia è centro specializzato Fisioterapia Italia